
l'apparente insignificante
abbandono
che a niente serve
dicono
i tutti
nulla
numerari
plusvalorici
dopo mesi
stando così le cose
che non stanno mai
permanenti stasi
non essendo condizione nostra
tra le fughe strette
angustia d'architetto comunale
lì
esattamente in quelle
il prato sotto
esplode d'ira
dimostra
il facile uscire dallo schema
insegnando saggio
l'occupazione di suolo
senza slogan
determinato
s'allarga
spande braccia
a mani pronte presa
di perenni rampicanti
uniscono
proseguono
ogni volta più forti
ogni volta più folti.
Mi siedo ogni giorno
lì
nello stesso punto
annoto la progressione
sicuro di quell'Opera
in mezzo all'orda
dei senza sensi
so che il mio ottavo
sa
che io so
me ne sto zitto
anche quando
puntuali
tre volte l'anno
per delibera
irrompono gli accalappiaerba
e dopo guerra totale
tutto è maledetto ordine
illusa pulizia.
Ci metterà pochissimo
il prossimo soffione
a mostrare miracolo.
Lucio Galluzzi
©2011CCL