sabato 6 agosto 2011



E' scivolo dalle vette più alte

che poi sono basse

le nostre montagne hanno le cime contrariate

piantate in terra

E' da lì che scendiamo

o saliamo

neppure ci diamo sapere

come nei giardinetti

quello dei bimbi

loro si divertono e gridano la gioia

noi non più

caliamo come quarti di vacca

appena aperta

fumante

ammassati alla prima strettoia

ammazzati già dall'inizio

consumati fin dalla caduta qui

che non abbiamo memoria

ci siamo tolti la voglia pura

pure

di giocare con dio

però si scende lo stesso

quello che appare il basso

non lo è

la Luce non si mostra

più

per terrore

si pensa alla tenebra come male

alle discese cieche

si ha paura

non la si culla

la paura.

E' scivolo che ci porta

e tu che del mio scalpo

hai fatto borsa per tabacco

neppur fumando

non crei dolore

manco quello puoi più

Vado veloce all'acqua

quella Grande di Sorgente

senza parola

senza rumore

senza disturbo

qui nell'Immenso

fuori dal Caos.



Lucio Galluzzi
©2011CCL