giovedì 18 agosto 2011

Hu diyelim





Mi desertifico

mi nego

al frastuono

al rumore

a questo presente

al loro minerale

mi trovo Sorgente

all'acqua originale

immobile

sospesa

ed è lacrimale

l' immersione

causa iniziale

mi emana

respira la Vita


Abbandono del tutto

la legge

la tutela

dimentico il tempo

la mia convenzione

tacciono i sensi

le tribolazioni

ormai sono unione

pulviscolo tra le cose


Posso sentire echi di Cesare

cicute nei calici

la gola accogliere

asini andare

il fumo di Brema

fior d'aranci a Cartagine


āsato ṃā sat gamayā

tamaso ṃā jyotir gamayā

ṃrityor-ṃā āmritam gamayā


Ascolto

la notte passare

la stella nascente

che rotola al giorno

la signora in lini

canta e profuma

lenta cammina

verso gli incensi


Non ho desiderio

niente dell'indietro mi prende

il tutto si muove con me

che mi muovo col tutto

e dormo

nel Giardino

tra erbe e rugiade

mi parlano i cervi

s'illuminano i grilli.



Lucio Galluzzi
©2011CCL