venerdì 14 settembre 2012

LA QUINTA MALATTIA

Non importa
non c'è sustanza
nego anche l'evidenza
ogni plausibile vista
dei tabernacoli consacrati
ignoro particule
per ogni angolo
anche sperduto
pure spergiuro
sono
e
soddisfatto mi cullo
nel dondolìo estremo
strapiombo
tra catene conosciute
d'altalene e monti
similcopie
in questa vita ebete
d'ignari portatori sani
d'affetti assediato
ormai
da millenni
mi cade sul cotto Giovenale
appena incerato rosso
tra fughe e procelle
pensano a tempeste
gl'idioti mostri
intorno.

Lucio Galluzzi
C2012CCL