di perdenti colori
sbiaditi
virano
al vento per niente tiepido
improvvisi
che se non fosse per campane
di un'abbazia accanto
senza nome
sarebbe maledetto romanticismo
invece
si presenta
di quella scura materia
pre cicatriziale
i te stessi
in molteplici
simili
quello dalle pupille verticali
con artigli
non usi a liuti
ti passano sopra
è un'estasi
il Sole al suo vespro.
Lucio Galluzzi
C2012CCL