domenica 1 marzo 2015

DIDEROT A PIETROBURGO


Abbracciami ora
ora abbracciami
non so ancora se adesso
o dopo tra un po' poco
domani si deve andare
chissà con quale mezzo
mi è sconosciuto
perché ci ritroviamo
così come siamo
in questo momento
a Leopoli su letti d'ermellino
falsissimi
come la pelliccia sull'Afrodite
forse non è Leopoli
forse è un manicomio
forse siamo a Mannheim
che strano i vetri veneziani
dimenticati su mobili
d'ebanisti libanesi
e gli odori del profano
profonda parafilia
ci fanno notare il portagioie
bianco come tutti i bagni
qui dentro
sopra c'è scritto "regalo nostro"
di fronte "solleva subito!"
dentro c'è Sacher
sminuzzato
non c'è traccia di composta d'albicocche
neppure cacao
niente zucchero
disaromatizzato
giace tra le polveri
delle sue cedevoli ali
dissociazione e capovolto
il set notturno
fino a che l'uscio di apre
entra avanza Emilienne
la pervertita
coi ragazzi di lato
forse ragazze
chini/e ai guinzagli
ci invita ai padiglioni del bagno
"entrate nell'acqua gelata
entrateci ora"
e di laggiù sentivamo
sottofondo stramodulato
"in sitting the DSCHUNGEL
on NURNBERGER STRASSE
a man LOST in TIME
near KaDeWe
just walking the dead..."

Abbracciami ora
ora abbracciami
dissociazione e capovolto
il set notturno
fino a che l'uscio l'altro
schiude il Mattino
perché mai deve far Alba?

Lucio Galluzzi
C2015CCL