mercoledì 10 aprile 2013

LA CAVA

Spogliato e vacillante
ora presente davanti
a olofonici omicidi
prima linea dietro grate
all'appello nel cortile
emorragico il mio petto
ascoltarlo dalle spie
più compresso destinàle
abbondante quanto mai
è il costato spalacanto
netto aperto già da prima
molto prima che scendessi
giù alla tavola del palco
il piede sopra un chiodo
tetanico alla cava
superiore e cardinale
Emiazygos propulsa
just only per Empfang
ti eight und nine
splen lien Lux ist vitra
Baudelaire im anastomos 
Opos somniferum Kristòs 
E sì che Atene ora danza 
feroce vestita lustra
come un san Firmino
affogata mano all'Egeo
coturnata di scintille
personale il mio cuoio
buco ancora più stretto
alla vita stringo mi macello
delirio composto educato
la forma il rispetto
un'altra boccata piena
presa lassù dov'era firmamento
d'azzurro l'altra casa mia
dove stava gioia l'aliena
in viaggio per astronavi
intorno orbita
anima mia
farmacia comunale
passero caduto
senso della vita
rimetterlo nel nido
mi sgozzo e canto
e m'ascolto solitario
al posto suo
Emiazygos propulsa
just only per Empfang
ti eight und nine
splen lien Lux ist vitra
Baudelaire im anastomos 
Opos somniferum Kristòs 
Immobile vado lontano
lontano vado immobile
vado lontano immobile
che non è nebbia
ma cenere di Callas.

Lucio Galluzzi
C2013CCL