
gli occhi sono protesi
vetri sfera
colore scelto in saldo
può caderne qualcuno
rotolare
tanto non ci si guarda in viso
tirarlo su
cacciarlo in bocca
come una caramella
succhiare
rimetterlo in orbita
siamo così
parti staccate
posticci inutili belletti
come troie profumiamo
ci si offre senza un bacio
che non si mette la lingua in bocca
all'avventura
di una volta e basta
Quando finiscono i sensi
resecati
andiamo giù di torazina
non si capisce
s'è tosse o conato
il bulbo è lo stesso
e ora che l'incandescenza è bandita
neppure un filamento
c'incendia di giusto
dai, che siamo un errore
senza interruttore.
Lucio Galluzzi
©2011CCL