
quei bambini che eravamo
trasogno in una cantina
di muratori e piastrelle
acre di caustica la narice
punta d'aria infame
senza la parvenza d'un acqua
seppure magari sospesa
vapore invisibile
si stava amanti devoti
della paura quella vera
sosteneva energia viva
scappare forte
ancora più forte
veloce incurante
il ginocchio raschiato
sul cemento rapido di sangue
la bici in piedi subita
per poi tornare al terrore
che si cresce sani
così.
Dove sono finiti
dove
sono
finiti
dove
gli eroi
quelli
che oggi di paura
è minestra a tavola
malgradita
eppure la finestra
non si salta
pro seguire l'anca
al fuoco esposta
ricordi la lingua inchiodata
di Giordano
nel mentre fumava
del Cristo.
Andati.
Lucio Galluzzi
©2011CCL