lunedì 11 luglio 2011

AURIGA




Mi si è rotto Kant ai piedi
trastulli di pensiero inutile
stai attento che sono cambiato
da allora
non più gelatina in trasparenze
d'Irlanda
nemmeno melassa di dolce
nauseante presenza terrena
coi mozzi alle caviglie
nessuna assoluzione
in testa alla fila io
poi dietro uno ad uno
ancora
tutti incolonnati
senza pietà
microamperatevi lontani
il cervello basso
rotolante buono neppure al calcio
Eh sì
mi si è liquefatto
quest'occidente intero
il classico
il moderno
l'antico
il post
come piscia fredda
dal pene a cono d'un demone
non spartisce questo
con Socrate
quello l'hanno ammazzato
ancora non ci credono
i poveretti del manuale
sono lì ad aspettare la Venuta
il messìa
col messale
a dare la messa
distribuita in festa

Ma sanguina dal terreno
questa valle
si sprofonda a camminarci
dalle torri
sempre quelle
ubriache Medee
si lanciano ai piccoli dei
senza sperare in un volo
il mito se ne è andato.

Stai attento
proprio ora
in quest'ora
che non sarà un'ora
i Tempi fuggono
in lampi.

Lucio Galluzzi
©2011CCL