sabato 28 maggio 2011

AGNI




Io

che esisto

in vuoti immensi

sospeso in Niente

insignificante punto

di galassie e Sistemi

io

chissà

che luce diventerei

se non fossi riflesso

specchio rotto

senza senso e opaco

se solo tu

accendessi in me

quel poco che non serve

neppure a te

io

senza via

in questo immenso travestito

che le distanze non misura

forse potrei anche ballare

se solo tu

ti alzassi un po'

mostrando raggi

e pieno giorno

fresche erbe ai piedi

non cristalli

che spaccano le piante

io

che aspetto

nuove Lune

non avrei dubbio alcuno

nella marea mi spegnerei

in fondo al Tutto

l'esilio ai suoni

e sopra il resto

laggiù solo se ci sei tu

io

che pure gli occhi

cesserei

per come questo esistere

è terrore

terrore non avrei davvero

e ti seguirei

se solo tu

che non ho

mi ardessi

e d'un solo colpo

mi rendessi gioco.



Lucio Galluzzi

©CCL2011

mercoledì 25 maggio 2011

MAGNESIO




Non c'era
non concedeva
negazione ogiemme
appariva
corpestraneo
blefarite sabbiosa
eppure non s'accorgeva
delle volte
anche il solo ascoltare
mi rendeva consapevole
dello zero comune

Ma Newton ci condanna
a restare
qui
pesando l'aria
come balene immense
scaraventate
in verticale perfetta
sulle nostre teste.

Non mangio mele
non leggo di buccia stampata
e altri frutti richiamo da caccia
per Scienza babbea
Non perdo tempo
non posso più
ora che ne ho più quasi niente
non mi turba
accarezzo il ruvido cartavetro
di grana ferale
e porto via dai palmi
tutto il possibile superficiale
m'accarezzo io ora
di sangue
mio
mai
più
tuo
ché non si deve
mai
più
si deve
non è dovuto
il dovere
vitale
soccombere
mors
tua
vita
mea
non più.

E fu strabilio
di stroboscopiche
e lampi magnesio
d'improvviso
fuori dalla gabbia
in alto
lì appeso
crocifissa farfalla
grumi scarnificazioni
amore
coaguli a terra
libera sangue
santo
il sangue santo
santo è il sangue
madreperlacea cicatrice
dopo
molto più dopo
tra gli orrori
di libertà
comuni
mortali.



Lucio Galluzzi
©CCL 2011

martedì 17 maggio 2011

QAL'AT SEM'AN


Stesa come fosse la stessa

Costantinopoli

riflessa d'ori

e vetri

ancora echeggia

di venti e lune

mozzate quasi al nascere

per poca luce

eppure ai bagliori inattesi

la notte già mattina

denuncia rotte

percorsi come passaggio

tra fuoco e nuova vita

ora.


Non scendono

da lassù

avvistano cobalti

silenziosi assolati

quelli che stanno in alto

Non s'abbassano

per vite

tutte

alle caviglie

sparse d'esistenze ai ceppi

Mai d'Ecuba in visita

che non c'è ragione

tantomeno in Cuba

passar colonne.


Lucio Galluzzi

©CCL2011


ERCOLEANA



Suonano d'abitudine

le sirene

ogni volta di un uomo in mare

entrano fendenti

nei margini bui dell'anima

a chi su terraferma

ignora

i miraggi



Lucio Galluzzi
©CCL2011

domenica 15 maggio 2011

Tocco d'Amore



Niente

non c'è da dire

da dire c'è niente

c'è da dire

Niente

ché la parola è offesa

staffile velenoso

ago infetto

spora tetanica

inoculazione colpevole

Niente

non c'è da dire

semmai

Guardi signore,

solo un breve e fugace sguardo

che permetta neppure

la fissazione retinica

della sua forma terrestre

Disinteressato

ormai

i corpi sono vescica mobile

trasporto a lento rilascio

di pus

null'altro che attiri in voi

attira in voi null'altro

in voi.


De profundis clamavi ad te, Domine

talmente in fondo

all'inarrestabile tunnel

che tanto alla fine non c'è più Luce

altroché il basso consumo

ottomila ore garantite

warm color per rendere natura alla tua cella

aggancia un'altra

ecco il tuo cammino

tabulato

la via e il Verbo

T9

122 caratteri

allega foto

oggetto

java™

biglietto da visita

nient'altro

altro niente

proprio nulla

oltre


… E palpitavo solitario

sulla tua torre

eburnea

inebriato di rosa mistica

abbandonato

in stanze d'oro

al mattino senza una stella

non c'è rifugio né alleanza

mai

e poi

mai

il buon consiglio è finito male

assassinato

marchiato

sfregiato

non mi misericordio mai

e mai

e ancora mai mi piaccio

né onore

senza lode

feretro reso dall'infedele


Bello il volare giù

dal pinnacolo

lasciarsi andare

chiudere gli occhi

e sfracassare.

Non c'é bisogno più

della tua spinta

d'amore.


Lucio Galluzzi

© CCL 2011