sabato 23 marzo 2013

HANAMI

Infinito
e per la prima volta
manca l'abitudine agli orizzonti
i rumori che danno certezze
sospesi identici uno all'altro
di sotto si guarda Scilla
minuscolo grumo
ciottolo isolato in un bacile
siamo per nuove acque d'idrogeni
viaggiando le orbite
nel giorno di Sakura
quando la neve è petali
ciliegie candide in evanescenze
imbiacano vie e parchi
lo sappiamo tutti bene
dello Stretto seminato a Geta
all'infinito.

Lucio Galluzzi
C2013CCL



giovedì 21 marzo 2013

PER SONAR

Come quando precipitava l'arcobaleno
qui da noi a terra infranto si spaccava
al mattino erano vetri cattedrale sfracellati
un colore dopo l'altro conficcato tra zolle
ogni tanto nel cranio di qualcuno
e camminavano tra il niente e le merci
le sostanze grigie aperte all'aria
in attesa ai passaggi a livello lenti
che il treno finisse il transito tutto
poi le sbarre alzate
l'infilarsi per la via lungo il canale
contrari alle acque di fronte ai Destini
arrivati al muro solito quello stesso
l'identico del giorno prima
di quello prima ancora
ripassavano di spray l'iride
e tutto lo spettro credendolo fantasma.

Lucio Galluzzi
C2013CCL

mercoledì 20 marzo 2013

STANDO

Ho paura di tutto
anche una foglia che cade
mi sobbalza lo stomaco
e volano via complete le farfalle
il viscere vuoto ricorda
come memoria ROM
la fame continua
non ho manette per arrestarla.

Lucio Galluzzi
C2013CCL




domenica 17 marzo 2013

IL POETA

Dicono la notte
quando tutto decade
e la maceria ti è intorno
la vita tutta si priva
non c'è niente oltre quel buio
Dicono la notte
io lascio lampade accese
ad ogni angolo del tempio mio
odio il sonno come i lampadari
mi spreco così com'è inutile dormire
atto insano di dolore senza credo
Dicono il falso
è anche di giorno
che tutto sprofonda intorno
totale implosione in basso
devastazione neutrinica dentro
al centro del petto
in quell'esatto momento
allora è che il maledetto
vomita versi e battezza l'Arte.

Lucio Galluzzi
C2013CCL

mercoledì 13 marzo 2013

OSSIDASI

Mi diceva dell'improbabile pranzo
affondare i denti nel pane di segale
imbottito a diclofenac retard
sulle sedie formica verde
che tanto ricordano l'andare a fondo
abissale immersione eterna
scaricava il tamburo ben oleato
a colpi secchi precisi al centro
uno dopo l'altro nel mezzo dell'attenzione
così era un vociare di canzone
stono contrappunto eptagramma evirato
tutti gridati i nomi dei santi
salvatori su alle sfere centriche
Tiopentale d'aurora benedicente
sulla verticale d'un passionevole Valproico
le mani imposte sulle terse anime
in indaco Sertralina scivolata a destra del Padre
ossidasi nel Senso del suo viso.

Lucio Galluzzi
C2013CCL

martedì 12 marzo 2013

ACUS

E' in ogni impercettibile rumore
quasi assente all'udito solito
la presenza santa di questa vita
che ci ha lasciati per stare intorno
mai più in noi io la prego
a non entrare nei secoli dei secoli
in nessun tempo nelle carni assolutamente
altropofaghe tutte le azioni
poste in essere da esistenti feretri
l'erba residente per diritto Primo
i rami di frutti cesello raro
d'unico salmo la luce non originata
s'alza d'angeli aironi l'armonia
lo sbattere d'ali forti dei moscerini
gregoriano puro il mantra di formiche
all'opera ottava in sinfonia vibrata
le ciglia protozoiche in universa stilla
poi il vento coi petali di ciliegio
passano in piètas per noi
uniche spine del creato.

Lucio Galluzzi

mercoledì 6 marzo 2013

SANNYASIN

Lavacri perenni in penitenza
adagiati cautamente contigui
di pietre estranee all'animale
assediano lineari gli orizzonti
e noi di genti lontane che odiamo acque
raggiriamo i limiti senza mai esondare
neppure minutissimamente un piede
attenti ai sassi delle ghiaie sul Sentiero
a non spostarne uno che sia uno solo
piuttosto non si passa oltre la foresta
la notte dividiamo in alcove con buio e fiere
E' l'Amore S'Ignore esatto sensibile
ingolfa trachee dei tutti mai Sannyasin
di larve grasse abnormi mangrovie residenziali
a nutrirci vermatiche proteine
che è quello che rimane solo
monacale l'Uno di taglio inginocchiato
su pietre estranee all'animale
in lavacri perenni di penitenze.

Lucio Galluzzi
C2013CCL