ai fuochi accesi sotto
coperta inospitale
bombardano a colori

paludi
traccianti nubi in onde
rigurgitano i cieli
viola e d'amaranto
non nebbia la coltre
pure ad occhi chiusi
si vedono
qui sopra a fianco
dentro e fuori
mulinellano sentieri
s'aprono costati
pulsanti ancora vite
estreme
odio
di piaghe
su schegge
i vetri
fondono
in luce
bianco il calore
di stelle
recise
in mezzo ad erbe
per me la prima volta
fermo
distante
scisso
l'orizzonte
le tonalità
mai viste prima
spettrano
Il giorno s'è negato
a carni accese sotto
scollata ormai Santiago
tempestano a pigmenti
fosse possibile
impasse.
Respiro
Lucio Galluzzi
C2012CCL