
sotto l'orlo malcucito d'improbabili vesti
caviglie segnate da mozzi di qua non esci
fermo attento mollettate palpebre il sonno
maledetto agli odori rancidi del malandato
speziato forte così scende lo stesso o è nerbo
sciacquare fino sera notte fonda più ancora
il colore non è come lui vuole ha detto
dice sempre
E' una bellezza intrisa confusa
variabilmente modificata
resa bianca bandiera
sventolata lontana
consegnata
stritolo al ferro pesante
su terra battuta rossastra
non si cresce una rosa che sia una
neppure a maggio
a grappolo scendono dal cielo
giochi traccianti biscotti lollipops
Epifania.
Lucio Galluzzi
©2011CCL