ciò che è finito
ciò che è mai iniziato

ciò che è senza noi
quelle certe sicurezze
le albe i tramonti
le maree il vento
le orbite il rumore
nonostante scende sempre
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la vita
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verso il mare
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eppure
ogni settembre
l'odore del fango
il primo freddo
lo schiumare dei mosti
il rancido del bollito
il tabui che trema solo
la catena troppo corta
il torbido sospeso
fin troppo chiaro
tra una smuìssa
la famiglia nel tinello
un piccione morto
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Da sempre
questi posti
devastano.
Lucio Galluzzi