steso abbandonato marcio
i biscotti del mattino
molli zuppi d'acqua nel lavabo

gocciola i pochi sbagliati amori
che mi hanno cotto al forno
senza un contorno
senza gli occhi
solo le borse
pesanti che tagliano le dita
maledire la strada e i passi
la tua comodità
la tua macchina cazzo lungo
il tuo cervello in merda
Io che credevo alla Fine
speravo nel Giudizio
glielo chiedevo a quel vostro Dio
più falso di Giuda
meno vero del Nulla
era che mi credevo alato
invece sto a terra sbattuto
tra le mani stringo la mia miseria
tutta avvolta in Luce
e Soli personali
Sono il mio stesso Euripide
bravissimo tra le virgole attente
a scrivermi il dramma.
Sarò Santo.
Lucio Galluzzi
C2014CCL