mercoledì 17 luglio 2013

COMIZIALE

Intanto si immobilizzava
quando non ce la faveva più
chiudeva gli occhi a doppia mandata
Ippocrate somigliante in viso
quella smorfia che tanto denuda
la condizione d'errore genetico
di noi quaggiù lasciati senza memoria
eccome sognava d'avere uno specchio
senza incubo ne' sonno riposo
potersi vedere godendo dell'abbandono
lo stupido tale in credo catechista
esistere infine è giusto l'osservare una calamità
o un ricevimento senza essere invitati
semplicemente spettatore neppure pagante
senza mani per applaudire
lacrimali per gocciolare
mettersi sottovuoto
dimenticarsi il muscolare
dotarsi le ali e salire
recuperare l'rvm
divorarlo con l'anima
facendone un'eventualità d'altri
disagiarsi dei propri accidenti
accondiscendere di bontà a se' stessi
dove si pianta un manicomio
aprire gabbie a cardellini
anche solo uno
rimanere invece di fuggire
amare completamente essendo odiati
e ri odiati
immobilizzarsi comunque
al limite ingannare.

 Lucio Galluzzi

C2013CCL



sabato 6 luglio 2013

BANG!

Sollevavano nuvole bianche
di polveri solite le scuri
alle chiese d'Oriente tutte
in piena luce d'albe tracciate
a ripetizione Henry urtava di rimando
clavicole allenate agli odori
pungenti d'agavi e fiori d'un giorno
i santi tritati pestelli al carbone
zolfi a ripararsi gli occhi ai vetri
di salnitro miscelati i beati
una preghiera era il silenzio
in mezzo l'immenso gasato
per ottocento volte il volume
della materia iniziale
s'espandeva senza una stella.

Lucio Galluzzi
C2013CCL


giovedì 4 luglio 2013

BU-SHIDO

Camminare a piedi immobili
calpestare carta di riso senza lasciare traccia
respirare inghiottendo il rospo
scrivere una lettera partendo dal commiato
raccontare del tuo funerale
bere lo zucchero senza caffè
dormire tagliandoti le unghie
rasarti il pube con una Staedler
accendere la luce con il butano
ballare un tango su vetri rotti e non sanguinare
alzare le protesi oculari al cielo
evocare la tua medium
Passano i mesi e cambia stagione
cadon le foglie occorre il maglione
passano i mesi il freddo è finito
l'albero spoglio è già rifiorito
pregare la suora che prega per te
esibire rapidograph 0.1 come eyeliner
laserizzare pupille in cerca del cosmo
scattare una foto al tuo ectoplasma
farti lo sconto cacciandoti in borsa
pesarti l'anima iniziando dal perineo
contare i versi e verificare che sono dodici
identificare la quartina passando alla prossima
sapere per certo la quartultima affermazione
maledire cipressi melograni e infiniti
tuffarsi nella nebbia senza trampolino
verificare sempre che il poeta è una truffa
realizzare che in questo caso è mendacio
L'anno che passa non ha importanza,
se tu lo vivi con la speranza
di preparare un mondo migliore
dove la gente ragiona col cuore.

Lucio Galluzzi
C2013CCL











UN ESERCIZIO

Non avanzai piede avanti
non comprai fiori
immagina se ti omaggiai
come d'accordo mi sfigurai
ossia mi distesi felice assai
in superficie scivolando facile
manco m'annegai
è che non si conviene
darla vinta al Greco di turno
il Ludovico padre quello sì
m'interessai
contrassegno di qualità
balzo in avanti
e la matita fece uno strano tic
nervosa pure lei pensai
un ornato a tutto tondo
mi preparai
impossibile una F rotta
è dal Liceo che ne ho una
la stessa
mai la spuntai
come posso pensare al guasto?
In rito il curvalinee posai
lucido e la Gillette vicina
si cancella dopo aver passato
senza cura
in velocità
a polsi precisi
non ammesso il tremolìo
poi guardando tutto esatto
una linea da tracciare la si spezza
contigua
i tratti vicini annullano i punti
lo stacco
E come ti va ora
la vita tua sotto Alloro
mi profumai
per sfuggire all'abbraccio
ti cucinai
è un oggetto testimonio
di frattura metafisica
debitamente considerato
quando dio si fa cosa
Ninfa d'uno stagno
strumento di Siringa
Pitone dritto agli occhi
è l'eroe che fa rumore
enunciazione
dote iniziale
rammento di propria origine
lascia stare gli dèi
io esistevo che non c'erano dèi
il mondo non ha stagioni
quel tempo è finito
mio caro
ti è mai accaduto di vedere
guardare una pianta
un sasso
un gesto
provare la stessa passione
dunque sai come vivo
wirklich wirkend
àtman atmàn
gli olimpici
sono stati
gli ultimi dèi
a venire al mondo
mi delirai
compiaciuto
come quella volta
sulla panchina a Delfi
cadendo
che mi fracassai.


Lucio Galluzzi
C2013CCL





lunedì 1 luglio 2013

LAGER [multiplo]

Per
sempre
ti
amerò
e
non
ti
lascerò
poi
mai
ti
lascerò
poi
mai
ti
amerò
per
sempre
non
ti
lascerò
e
per
sempre
ti
amerò
per
sempre
mai
poi
ti
lascerò
per
sempre
sempre
mai
non
ti
lascerò
poi
per
sempre
mai
sempre
per
ti
amerò
non
mai
ti
lascerò
per
sempre
...

Lucio Galluzzi
C2013CCL