impietoso che mostra come sei
rigorosamente attento al vento

scalini verso il mare da scendere
meglio nessuno veda i passi
si potrebbe sbagliare d'equilibrio
ti sfogli il libro
ti tocchi le mani
t'accarezzi un ginocchio
ti compiaci
ti parli tanto
ti profili nelle lenti
tessili identici a quelli dei tutti
così disconosciuto uguale
anonimo abbandono sulla panchina
dita che si sciolgono al sole
uno dietro l'altro fino alla luna
il bengalese offre garofani a poco
pungente odore di menta dei prati
l'acqua innervosisce per rumore
quell'altro calpesta ghiaia
no grazie non fumo
indiscreto zampillo rovinoso cascata
ti prospettivi lineare
ti insegui
ti guardi negli occhi
ti chiami più volte
ti metti un piede avanti
ti baci le unghie
... e girano il tango figurato
le foglie d'olmo a terra
nella rossa torba della pineta.
Lucio Galluzzi
C2013CCL