lunedì 27 agosto 2012

UNA FORMICA

Siccome non sapevano
d'altre stragi portate prima
da padri e madri loro
quel tempo che erano Olimpi
scesero colpendo foreste e valli
vertigine profonda aperta
precipitandoci ogni battito
d'ali e cuori le creature tutte
laggiù
lasciate sfinite
dai sottili canali di fiumi personali
i corpi schizzavano plasma
in diversi colori misti a rantolo
da questa parte di Pianeta finito.
Chiude la persiana
verde di fresco verniciata
la mamma di Alberto
sul davanzale
al sole
una formica.

Lucio Galluzzi
C2012CCL