che non la puoi dormire
più
da allora che ti sei morto
addosso
da solo
neppure te ne sei accorto
come potevano quegli altri

si ballavano in testa
a mazzi uniti di fasci
tutti insieme
non un germoglio
o bocciolo.
E' nella notte
che non la puoi passare
più
come notte e la fai giorno
e il giorno diventa sonno
che è al buio
nel silenzio
ti filtri l'anima
benedicendo un po'
solo un po'
l'Aurora
E' quando non lo vedono
che il poeta
si vomita
del suo meglio
un'espirazione lunga.
Lucio Galluzzi
c2012ccl