lunedì 2 gennaio 2012

ESCARA



Ora dove ti sei sparato
in quale cicatrice madre perlacea trascini
la voglia stanca cullata
col piacere d'escara così gradito
ai tuoi mondi costretti
d'un letto solitario
senza torre antica o campagna
erba e passero
rima odiata che non si bacia più
il morto come un tempo
piètas ammutinata che è dovere
allo stupido senza più un sorriso.

Oggi da anni stai lì
ladro d'amiotrofica finale
fermo attento solo alla difesa
armato non più amato
dei dubbi semprestessi uguali
nei secoli dei secoli
senzamen che ti chiuda
stagnato volta per tutte
e te lo divori l'amore
che dici non esiste
vandalo
in ogni tua veloce discesa
semini infetto la sconfitta
tua

è anticorpo
d'angolo sicuro
in questa parte di cosmo
scapparti
senza retrogrado.


Lucio Galluzzi
C2012CCL