quando vedi i mattoni saldi

rossi cotti come la Toscana
da sempre mia voglia di casa
pensarli com'erano liquidi
le volte che non ragionavo
senza chiave di croce ai soffitti
campate tese mai d'Architetto
ricordarli sangue vivo che m'usciva
fino a lipotimia non comunicata
il silenzio del salasso d'anni
mignatte d'andirivieni a mangiarne
di me
Strano
quando vedi i mattoni fermi
sicuri uno sull'altro densi
intendere la libertà arrivata
dal plasma porpora viva
che si paga così
il non appartenere
ai morti sarcofagi
via
lontani dalla mia Luna.
Lucio Galluzzi
C2012CCL