domenica 16 dicembre 2012

MENO TRE

Il rosso di una gonna in tela estiva
sotto una giubba maschile stretta
correva veloce senza calze
le ciabatte dei cinesi
il sacchetto di non cosa e perché
era ghiaccio forte stamattina
di quelli da morire se non c'è carezza
il vento siberia dentro la sottana
lo stop passaggio pedonale
mi fermo glielo devo
pur se non mi vede
perché di certo non c'era d'altro
oltre
in questa merda di città
buco inutile d'un calzino
corto
democristiano
mi fermo glielo devo
sto lì senza più una voglia d'accelerare
d'esistere in più ancora niente
mi lancia granate dritte al pericardio
quella Madonna.

Lucio Galluzzi
C2012CCL


lunedì 10 dicembre 2012

PIANO PARALLELO

Le piccole insignificanti cose
lasciate senza memoria o attesa
sperse disseminate sbandate
tra cadute di donne dai tanti anni
e caviglie a non reggere più
i pesi domeniche mattine un libro
liso per tanto d'amore svolto
rigirato pagina dopo pagina
senza luce per raccontare virtù
cardinali fortezze intorno intime
s'alzano contestabili nuvole a catena
al fondo della vista nette crepuscolari
che paiono montagne davanti poste
a quelle vere nascoste rese umane
coperte per troppa bellezza negata
commuove.

Lucio Galluzzi
C2012CCL

lunedì 3 dicembre 2012

ESAUSTO

Strano
quando vedi i mattoni saldi
precisi uno sull'altro fitti
rossi cotti come la Toscana
da sempre mia voglia di casa
pensarli com'erano liquidi
le volte che non ragionavo
senza chiave di croce ai soffitti
campate tese mai d'Architetto
ricordarli sangue vivo che m'usciva
fino a lipotimia non comunicata
il silenzio del salasso d'anni
mignatte d'andirivieni a mangiarne
di me
Strano
quando vedi i mattoni fermi
sicuri uno sull'altro densi
intendere la libertà arrivata
dal plasma porpora viva
che si paga così
il non appartenere
ai morti sarcofagi
via
lontani dalla mia Luna.


Lucio Galluzzi
C2012CCL