lunedì 30 maggio 2016

SARTORIALE

Qualche volta mi racconterai
com'è stato venire contro le mie costate      
con l'osso
di certo molto più bello che allo spiedo
o di tutte quelle volte che piuttosto
me ne andavo al cesso a pisciare molle.
Che poi tra le altrissime cose
neppure te ne accorgevi.
Non te ne accorgevi neppure.
Neppure.

Ho frequentato a lungo 
le impunture qualsiasi traccia
d'ogni ripetizione nostra
articolata 
menischi e cosce
senza Stile solo dote talento e valore 
faceva un caldo d'inferno 
ed era così ogni estate
meglio non toccarsi.
Non toccarsi è meglio.
Neppure.

La sigaretta che non ha mai fine
comburo comburis combustu combussi
un ago solito per imbastire bisogni primari
un buco dopo l'altro
il filo che s'annoda maledetto
tra situazioni d'esigenza
a non potermi sentire neppure nudo
neppure
vestito di tutto punto
punto
rimagliato da bugie sicure.

Ogni estate faceva un caldo d'inferno
meglio non toccarsi.
Non toccarsi è meglio.
Neppure.

Niente emozioni mi restano impressioni.
Niente emozioni mi restano impressioni.
Niente emozioni mi restano impressioni.


Lucio Galluzzi
C2016CCL





giovedì 26 maggio 2016

L'ABITUDINE





Minuterie
inconsistenti
piccoli avanzi
stillano
d'inchiostro
simpatico
non mi tracciano
più.

Emottisi
d'altrui
poco
incidenti
ormai
quasi nulla
per niente.


Lucio Galluzzi
C2016CCL