lunedì 3 febbraio 2014

Lezione # 3 - work in progress -


"Non si scappa alla Macchina"
mi diceva sempre suor Carmelina
non correre quando esci da scuola
guarda prima a destra
poi a sinistra
che poi chi la sente Nina
se capita qualcosa
già le parole mi giocavano
io con loro
maledetto Lacan
i cretini delle lettere rubate
a me nessuno scriveva però
lo facevo io al me stesso
ero bravo pure con l'alfabeto al contrario
è solo che vuoi o non vuoi
"Non si scappa alla Macchina"
mai
mi prendevano sotto le ruote
tornavano indietro per ripassarmi
loro sulle strisce del mio quaderno
io l'alfabeto tattile
fu così che cominciai ad amare la gomma
vestirmene
officiciando Deleuze
amore mio.
*
Lucio Galluzzi 

C2014CCL



 

Lezione # 2 - work in progress -


Quando i cannibali sedettero alla mia tavola
arabo nei miei geni
onorai l'ospitalità sacra
perché un piatto c'è per tutti
fossero stati Lecter
almeno
non mi insegnarono nulla
così com'erano i nodi miei
adoravo Laing e si stringevano
sempre di più
i nodi
non si sente il dolore quando ti mangiano
non sono mai ultime cene
hanno sempre più fame
eppure io non sono Cristiano.
*

Lucio Galluzzi
C2014CCL
 
 

LEZIONE # 1 - work in progress -

Leggevo Minima Moralia da piccolo.
Mi aveva colpito l'aforisma sull'estetica dell'orrore e la negazione della bellezza.
Ma non potevo capire.
Ero piccolo.
Poi, come accade, inevitabile, orrori hanno cominciato a frequentarmi.
L'apparenza era godibile alla vista.
Mi ricordavano certe lezioni sulla sericità marmorea di Michelangelo, quando preparavo l'esame con Vattimo.
Ora l'orrore è parte della mia visuale.
Non abbasso mai gli occhi.
Lo fisso.
Muto.
*
Lucio Galluzzi
C2014CCL